Piccola Biblioteca del DHARMA

Quel vago farsi e disfarsi della storia coi suoi lembi scuciti e i suoi giacigli vuoti quel muoversi con passi incerti la memoria cerco la

Felici intuizioni e non veloci soluzioni si sta così tra le parole divagando fino a far perdere le proprie tracce con naturalezza e con disinvoltura

Lezioni americane «Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca,

Intreccio le tue parole alle mie cara Chandra amica di viaggi infiniti tra gusci di noci boschi tane e spoliazioni del cuore “Non ai morti

Ho visto la morte negli occhi i suoi non i miei ho avuto coraggio non ho tirato indietro lo sguardo ma fuori la voce tutta

Cambiare direzione trovarne una che faccia gli interessi del cuore i bambini davanti a tutto il resto insieme alle piante agli animali ai fiori alle

Il participio della vita ci fa viventi ma è l’infinito dell’essere che ci rende splendenti

Duole il corpo e l’anima non vuole sparire tra le fessure di una malattia Come sa di sacro questo tossire silenzioso lo spazio libero della

L’uomo venuto dal mare con un cappello di paglia sulla testa e un’unghia incarnita che fa ancora male si nasconde il ventre con le mani

Chi ha inventato il desiderio – dicono che è mancanza di stelle, io ne ho viste a migliaia seminate in cieli immobili alle nuvole sensibili

“Qual è il tuo nome amico a quale secolo appartiene la tua capigliatura lunga e questa barba incolta che ti fa vecchio in viso? Siamo

Ben ritrovati! Per questo mese di settembre propongo un componimento suddiviso in quattro parti, una per ogni settimana. Buona lettura e buon inizio. Ha gli

Ci rivediamo a settembre. Auguro a tutti una Buona Estate! Scusa cielo se il mio sguardo non è stato alla tua altezza se ho frainteso

Questo ci tocca prima del perdono sciogliere il nodo trattenere il dono

Sul muro di cinta della tua casa non ci sono più le erbe selvatiche Ora può crescere il seme che abbiamo piantato l’anno scorso di

Parole sparse uguali diverse parole messe lì alla rinfusa sempre le stesse non bastano a cogliere l’essenza piccole o grandi spigolose o rotonde nessuna differenza

Ogni cosa al suo posto trova compimento nulla da aggiungere nemmeno una virgola un punto Si finisce così Ogni distacco genera dolore ogni fine contiene

Non temo non mi affanno non combatto il mondo dentro un abbraccio sento come se fossi nato adesso con me stesso accolgo di ogni cosa