In ebraico “tikkun olam” significa riparare il mondo.
Questo è il nostro compito come terapeuti
e come essere umani.
Riparare l’umano.
Completare l’opera divina.
Mettere cura nell’amore
e amore nella cura.
Accrescere la creatività della mente
per sviluppare la sensibilità del cuore.
Riparare il passato,
rimanendo ancorati al presente,
che così può diventare un “regalo”
per il futuro.
E dilatare il tempo,
espandere la coscienza,
rimanendo connessi
alla sacralità della vita.
Riparare il processo della vita
e ripetere il passaggio
dalla caverna al cielo
dal buio alla luce.
Ci vogliono le ispirazioni, le metafore,
le immagini poetiche,
i paesaggi del sogno,
i silenzi che stanno sotto le parole,
gli svelamenti
e i lampi di improvvisazione,
le accordature e le sincronizzazioni
per creare un campo terapeutico
che sia un potente generatore di amore.
La stanza della terapia
è solo una cellula rivoluzionaria
collegata da fili invisibili all’universo,
al nostro pianeta,
a tutte le specie viventi e non viventi.
Non possiamo curare le ferite del corpo
e della mente
senza prenderci cura
delle ferite del mondo.
Di Giuseppe Ruggiero
Il mondo naturale è una comunità interdipendente di esseri viventi in crisi e ci invita a coltivare un diverso tipo di relazione.
La nostra specie sembra aver smarrito la strada e sembra autodistruggersi: riscaldamento globale, deforestazione, acidificazione degli oceani, estinzione delle specie in corso, esaurimento dell’acqua dolce, aumento delle tossine nell’acqua, nella terra e nell’aria, nei nostri corpi, nel cibo e nella nostra mente sono solo alcune delle nostre sfide.
Abbiamo dimenticato che Noi siamo la Natura e che la Natura è molto più di una risorsa a beneficio di una sola specie.
Se attingiamo dagli insegnamenti buddhisti è possibile coltivare uno sguardo orientato alla gentilezza amorevole , alla generosità e alla saggezza fondata sul riconoscimento della nostra interdipendenza.
La sfida che ci attende è creare un nuovo linguaggio, persino un nuovo senso dell’essere umani.
Possiamo costruire un Ambiente Nobile attraverso un Percorso di Impegno Spirituale che parte dall’esperienza della Gratitudine e dall’Essere Dono e che aiuta a costruire un contesto di fiducia, di elevazione psicologica e di Nobiltà del cuore ricordando la sacralità della nostra Natura.
Nella misura in cui siamo grati spontaneamente partecipiamo all’economia del dono. La nostra natura sacra può esprimersi in manifestazioni sagge e compassionevoli che contribuiscono al benessere delle sue forme, comprese le molteplici specie della biosfera, poiché non ha bisogni e sa rispondere in modo appropriato.
Possiamo nutrire il nostro Essere dono, essere risorsa, essere balsamo per le nostre ferite e per più di una specie incarnando la consapevolezza dell’interessere e orientando la nostra azione a ciò che è veramente importante ed essenziale senza alcun attaccamento al risultato, rendendo sacro ciò che facciamo.
Un aspetto privilegiato in Progetto PienEssere APS è il sostegno ai saggi, ai maestri e ai poeti e a tutti coloro che desiderano nutrire il buon cuore, che possono fare la differenza in tempi oscuri e che cercano di realizzare il Dharma nella loro esistenza cercando di creare campi di contenimento psico-spirituali permeati dalle qualità del Cuore in cui, tutti coloro che accedono, possano immediatamente beneficiarne.
Progetto PienEssere APS è un’Associazione no profit che sin dal principio si rivolge a soci e a non soci che trovano in PienEssere uno spazio di pratica liberamente a disposizione e a cui le persone scelgono liberamente di aderire.
Tutti i nostri contenuti sono registrati e disponibili online sul sito, sulla pagina Facebook, sul nostro canale YouTube e nella chat MEDITAtona WhatsApp per consentire la più larga diffusione del Dharma.
I soci nutrono la generosità del cuore, la qualità che più di altre contribuisce al sentiero spirituale, nella consapevolezza che “il mio bene è il tuo bene” sostengono le spese vive dell’associazione, i monasteri dei monaci e delle monache della tradizione della foresta che hanno aderito al nostro progetto e lo sostengono con la loro Presenza e con gli insegnamenti e i non soci, consentendo con il loro supporto di talenti ed economico a chi è in difficoltà economica e a chi desidera conoscere o approfondire gli insegnamenti, di poter ricevere liberamente i contenuti di Dharma.
Coltiviamo l’Apertura a tutti gli esseri abbienti e non abbienti, consapevoli e inconsapevoli, cercando di ESSERE DONO incarnato.
Progetto PienEssere APS rappresenta un punto di partenza, un esperimento, per la realizzazione di contesti relazionali capaci di trasformare non solo l’individuo ma anche la società.
Questi contesti etici e di pratica diventano laboratori, luoghi di immanenza etica dove consentire alla compassione di diventare azione e pensare a progettare la Sangha Society.
Intendiamo offrire una formazione contemplativa che incoraggi a realizzare i valori del Dharma e della spiritualità nella nostra cultura.
Nell’approccio contemplativo il modo in cui gli insegnamenti del Buddha vengono utilizzati è estremamente pratico ed incarnato in questo senso la pratica del Dharma rappresenta un progetto etico ed è la pratica dell’umano fiorire.
Le sfide della vita secondo questa pratica vengono affrontate attraverso l’etica situazionale che enfatizza l’ambiguità attraverso la capacità di rispondere non facendo la cosa giusta ma ciò che è più amorevole fare.
Il Dharma così inteso diviene cura, il come trovare un modo di vivere senza avere opinioni e credenze e il Dharma compreso è quello in cui gli insegnamenti vengono messi in pratica, sono incarnati.
L’aspirazione principale in Progetto PienEssere è dare vita ad un Sangha che non ama il potere e nasce dalla poesia, in cui nutrire l’intento di sviluppare il legame di comunità di cui avremo bisogno.
La cosa più importante infatti in tempi difficili è se avremo intorno a noi una comunità amorevole i cui membri sono presenti gli uni agli altri, attenti e rispettosi verso la terra e gli uni verso gli altri.
Quando un Sangha si manifesta infatti è come una musica in cui ognuno non suona per sé ma per servire.
Allora come dice Thich Nhat Hanh:
“il Sangha opera come un organismo, produce stabilità , solidità , serenità, comprensione profonda e azioni che a livello individuale non possono essere raggiunte”
Progetto PienEssere APS è come un cantiere aperto in cui coloro che accedono contribuiscono a prendersi cura di uno spazio dedicato al risveglio del cuore per generare movimento
Se ci orientiamo verso il prenderCi cura sarà utile per l’umanità contenere l’uso delle risorse nutrendo lo sguardo e lo stile della vita monacale, sostenendo lo sviluppo e il nutrimento della dimensione spirituale che, spontaneamente rivolge lo sguardo verso la cura, lasciando andare approcci consumistici, rendendo sacro ciò che facciamo e imparando a non prendere più del necessario, come nella prospettiva delle tradizioni indigene
Da questo punto di vista il sentiero buddhista è spontaneamente incompatibile con la vita improntata al consumismo e onora lo sguardo verso le molte cose a cui nessuno fa più caso generando la cultura in cui sacro e ordinario sono una cosa sola.
Ed è con questi intenti che in Progetto PienEssere sono nati diversi progetti che nutrono e curano la mente, il cuore, il corpo con la consapevolezza che come dice uno dei nostri volontari, Giuseppe Ruggiero:
“Non possiamo curare le ferite del corpo e della mente senza prenderci cura delle ferite del mondo.”
Nel progetto ATTIVISMO CONTEMPLATIVO si sostiene la pratica della generosità, della gioia compartecipe, dell’abbondanza a disposizione di tutti, del talento messo a servizio Un insieme di pratiche contemplative e di ascolto profondo offerte in dono da Maestri e volontari che mettono a disposizione il proprio cuore, il talento e il tempo per il bene degli esseri.
Offrire insegnamenti e momenti di pratica, compiere un gesto amichevole, offrire un servizio, prestare attenzione o ascoltare profondamente sono offerte che in alcune situazioni possono essere più importanti di oggetti materiali.
Uno dei benefici a lungo termine è che attraverso la generosità cominciamo a rendere felici i rapporti.
Il senso di sviluppare una connessione attraverso i valori conduce ad un’apertura del cuore, perché condividiamo con gli altri e ci sosteniamo a vicenda.
Inoltre intuire la bellezza di fare un’offerta spontaneamente manda all’aria la mente giudicante dell’uguale, giusto , meritevole.
È importante per Progetto PienEssere coltivare il dare alle persone sagge (monasteri, poeti, maestri, saggi) perché sostiene chi può a sua volta sostenere molti altri. I saggi possono sostenere la nostra coscienza.
Clicca sul titolo per poter accedere ai contributi offerti in dono dai Monaci e dalle Monache della Tradizione Theravada e da tutti i Volontari dell’associazione.
MEDITAtona: il nostro sangha online (chat WhatsApp) dal quale soci e non soci possono attingere risorse provenienti da differenti pratiche di consapevolezza e contributi di volontari di differenti discipline che nutrono il cuore.
Diamo il nostro contributo per nutrire la cultura del dono e il sorgere spontaneo della generosità perché riconosciamo di ricevere qualcosa che ci fa bene e che fa il bene e promuoviamo la cultura del riconoscimento dei talenti e della gioia compartecipe.
Quando cominciamo a risvegliarci e a comprendere che non siamo separati gli uni dagli altri allora è naturale e spontaneo adoperarci per un impegno sociale come individui che aiutano altri individui.
Contribuire al risveglio nella tradizione buddhista è la via del Bodhisattva. In PienEssere nutriamo il ” piccolo Bodhisattva” che ci abita.
Clicca sul titolo per conoscere l’intero programma annuale.
Un progetto online che prevede un insegnamento al mese di circa un’ora e mezzo con un monaco o una monaca della Tradizione Thailandese della Foresta che provengono da diversi Monasteri in Italia , in Europa e nel Mondo Grazie alla pandemia ci siamo aperti al Monastero Zoom permettendoci di incontrare e portare nelle nostre case Maestri e Insegnamenti, creando un SANGHA ONLINE che è un primo passo per nutrire la GIOIA COMPARTECIPE e per coltivare l’interesse e l’abbondanza di insegnamenti preziosi affinché il maggior numero di persone possa trarre beneficio contribuendo così al sorgere delle migliori qualità del cuore e dell’essere che possono fare la differenza nella nostra vita ordinaria, familiare e professionale.
Negli ultimi due anni la pandemia ha generato una condizione particolarmente dolorosa per l’umanità e coloro che normalmente nella quotidianità si prodigano per la cura degli altri sono stati messi a dura prova (medici, insegnanti, infermieri, psicoterapeuti, care givers….) perché chiamati a ritmi e situazioni completamente nuove e particolarmente faticose e che hanno coinvolto l’intera umanità che vive ora gli effetti di eventi traumatici acuti e cronici e che hanno portato alla disconnessione della nostra natura eterna in particolare proprio in coloro che hanno la responsabilità di essere consapevoli, integri e di coltivare la pace della mente come insegnanti, medici, terapeuti che hanno la necessità di nutrire un genuino senso di preoccupazione per gli altri, indispensabile premessa per coltivare il desiderio di creare una comunità solidale
L’intento è creare un modello di incontro dove la solidarietà e i piccoli gesti quotidiani siano fondanti
Il progetto “Creare insieme Campi di Cura e Benedizione” parte dalla consapevolezza che il dolore è universale ma come lo elaboriamo e cosa decidiamo di farne no e possiamo scoprire che non siamo soli e che possiamo muoverci verso la cosa più amorevole da fare creando CAMPI DI CURA E BENEDIZIONE.
Il più elevato tipo di Dãna si ha proprio quando una persona degna dà ad un’altra persona degna nella convinzione che i saggi possono sostenere molte persone.
Le pratiche registrate o in presenza zoom nascono come un momento di pratica contemplativa e benedizione finalizzato al lenimento dei cuori in particolare di coloro che sostengono ma aperto a tutti.
L’attenzione contemplativa per essere trasformante, deve esprimere l’abilità di incontrare qualunque cosa emerge di momento in momento con totale presenza e cuore aperto, lasciando spazio alla nascita di qualità come la saggezza.
Formazione continua per “Piccoli Bodhisattva che crescono”.
Un progetto di formazione continua per coloro che desiderano mettersi a servizio nella vita che nasce da un’esperienza di formazione continua e crescita spirituale molto originale e preziosa iniziata più di 15 anni fa con due terapeute del Karuna Institute England Anne Overzee e Deirdre Gordon, dagli apporti formativi di Maura Sills e Franklin Sills, fondatori del Karuna Institute, dalla ricerca e approfondimenti attraverso l’approccio transpersonale che riconosce gli aspetti spirituali e trascendenti dell’esperienza umana e dalla saggezza e contaminazione di differenti tradizioni spirituali.
La formazione promuove il coltivare gli aspetti trascendentali della coscienza che ci portano in quel campo in cui nessuno subisce l’altro e da cui nasce lo scambio attraverso atti di gentilezza.
Promuove la propria ricerca spirituale e l’andare molto a fondo nella propria autenticità trasformando il dolore in poesia condivisa.
L’originalità della formazione è nella continuità del Sangha che crea un particolare campo di contenimento psico-spirituale in cui coloro che nel tempo si uniscono beneficiano del lavoro di consapevolezza e di cuore che è stato generato nel tempo, ed è proprio questa esperienza di SANGHA, di COMUNITÀ SPIRITUALE che Progetto PienEssere intende promuovere, sostenere e diffondere
Ritiri di Vipassana in luoghi potenti da un punto di vista naturalistico
Paolo Testa calmo dimorare e visione profonda
Venerabile Ajahn Abhinando kindness and compassion
Venerabile Ajahn Chandapalo mente corpo natura
“Ricevere in dono un luogo per praticare aperto a tutti gratuitamente sostenuto dalla Comunità”
Progetto Pien
Il desiderio più ambizioso, sarebbe di portare la pratica contemplativa in spazi che in passato sono stati utilizzati per pratiche spirituali e che attualmente hanno una nuova destinazione come ex conventi, chiese sconsacrate…nella convinzione che questi spazi conservino la memoria del Silenzio che ha caratterizzato i processi trasformativi e di guarigione di tante persone e nella convinzione che far rivivere i luoghi del passato sia espressione di gentilezza, cura e rispetto di tutto il lavoro materiale e spirituale che è stato dedicato a quel particolare luogo.
L’intento è di offrire ritiri di meditazione, esperienze personali e il frutto della pratica a coloro che saranno interessati e che desidereranno partecipare agli incontri che saranno ad entrata libera o eventualmente nella forma dell’offerta libera come nelle antiche tradizioni spirituali.
La pratica di servizio consente di sviluppare cura e sollecitudine. E la cura consente di osservare la nostra mente nel bel mezzo dei turbamenti lasciando spazio alla nascita di qualità fondamentali come la saggezza. Cura, sollecitudine, saggezza sono Valori che possono contribuire ad aumentare un senso di interconnessione e di condivisione che ci auguriamo facciano il bene della Comunità.
Un luogo che potrebbe diventare rifugio (anche temporaneo) per saggi e Maestri che possono avere un’opportunità di risorsificazione sostenuti dalla Comunità che avrebbe l’opportunità di nutrire la gratitudine e il riconoscimento della saggezza del cuore.