Abitare è diverso dal visitare. Viviamo tempi e una cultura nei quali siamo abituati (e abbiamo il privilegio) di visitare tanti luoghi speciali ( dal punto di vista naturale e storico/culturale), però spesso, troppo velocemente e poco in profondità. Magari riusciamo anche ad ampliare le nostre conoscenze acquisendo nuove informazioni….
E se provassimo ad abitarli? Anche solo per qualche ora? Se tentassimo di conoscerli attraverso tutti i nostri sensi? Entrare in contatto e cura reciproco con un sentiero nel bosco, una cappella Francescana o una piccola grotta pagana, con un albero secolare o con un unico filo d’erba? Se provassimo ad ascoltare che cosa ci raccontano al di là delle informazioni scritte? E ascoltare cosa toccano al centro di noi stessi…come risuoniamo. E se ci lasciassimo toccare dalle foglie primaverili o quelle che si stanno seccando, dalla corteccia rugosa, dalle parete di roccia, dagli affreschi antichi…. In un modo umile, curioso e autentico?
Le guide di questo cammino portano linguaggi diversi per poter dialogare con le parti diverse dei partecipanti in cammino, per poter offrire una varietà di approcci contemplativi, per connettersi e avvicinarsi al sacro dentro e fuori di noi. Attraverso la consapevolezza, la visualizzazione e la creatività…..Perché ogni linguaggio ci arricchisce e stare insieme, in cammino con tutte queste parti che risuonano dentro di noi e che creano un unico coro. Dentro questo coro, è l’unicità di ognuno di noi che rende l’abitare i luoghi nel cammino- sacro.