Compiere un gesto amichevole, offrire un servizio o prestare attenzione, ascoltare profondamente sono offerte che in alcune situazioni possono essere più importanti di oggetti materiali. Uno dei benefici a lungo termine è che attraverso la generosità cominciamo a rendere felici i rapporti.
Il senso di sviluppare una connessione attraverso i valori conduce ad un’apertura del cuore, perché condividiamo con gli altri e ci sosteniamo a vicenda.
Intuire la bellezza di fare un’offerta spontaneamente manda all’aria la mente giudicante dell’uguale, giusto, meritevole. Si dice infatti che il più elevato tipo di dana (dono) si abbia allorché una persona degna da’ qualcosa a un’altra persona degna. È importante coltivare il dare alle persone sagge, perché sostiene chi può a sua volta sostenere molti altri. Così i saggi entrano a far parte del nostro tempio di consapevolezza e sostengono la nostra coscienza.
La generosità è parte essenziale della pratica. È il primo dei sei atteggiamenti di vasta portata (paramita) del bodhisattva.
Il vero spirito del dare non è diretto verso gli altri, ma anche verso sé stessi.
L’idea è quella di mettere in contatto chi ha la possibilità di donare con chi si trova nella possibilità di ricevere e ha prioritariamente l’intento di SOSTENERE CHI SOSTIENE.
il comma 2 e 3 dell’articolo 17 del Codice del Terzo Settore in merito al concetto di volontario:
2. Il volontario è una persona che, per sua libera scelta, svolge attività in favore della comunità e del bene comune, anche per il tramite di un ente del Terzo settore, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per promuovere risposte ai bisogni delle persone e delle comunità beneficiarie della sua azione, in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti, ed esclusivamente per fini di solidarietà.
3. L’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere rimborsate dall’ente del Terzo settore tramite il quale svolge l’attività soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata, entro limiti massimi e alle condizioni preventivamente stabilite dall’ente medesimo. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfetario.
Chi fosse interessato può contattarci attraverso l’apposito modulo e compilare il questionario di candidatura per entrare in Associazione.