“Un’estate al mare voglia di remare Fare il bagno al largo per vedere da lontano gli ombrelloni…” Forse ricorderete le parole di questo motivetto che divenne popolare negli anni ‘80. A cantarlo era Giuni Russo, una delle voci più belle nel panorama della musica leggera italiana, capace di spaziare sino a cinque ottave. Forse, però, è meno noto che, dopo questo periodo di successi, l’artista intraprese un percorso del tutto diverso. Nella professione e nella vita. Insieme alla sua compagna, Maria Antonietta Susini, cominciò a leggere testi di filosofia esoterica e di mistica, da Rudolf Steiner a Le tavole smeraldine di Ermete Trismegisto, fino a san Giovanni della Croce, Teresa d’Avila e Ignazio di Loyola. Un percorso spirituale che la porterà a conoscere e frequentare il convento delle Carmelitane Scalze di Milano, dove poi verrà sepolta. È proprio alla sua voce, che voglio dedicare questo scritto, in occasione dei vent’anni dalla morte, che ricorrono in questo settembre. La voce umana è lo strumento di elevazione spirituale più potente che esista, in quanto ogni voce contiene l’unicità della persona, la sua essenza, la sua anima. Giuni Russo lascia le note allegre e ritmate della sua estate al mare, per iniziare una ricerca di sviluppo interiore, grazie anche al sostegno e ai suggerimenti dell’amico e maestro Franco Battiato. Ascoltando i suoi ultimi brani, da “Morirò d’amore” a “Una rosa è una rosa”, a “Amore intenso”, è possibile cogliere a pieno tutta l’autenticità della sua ricerca. Il brano che qui vi propongo è “La sua figura”, un canto d’amore ispirato ai testi di S. Giovanni della Croce. Vi suggerisco di ascoltarlo in un luogo tranquillo e silenzioso, in modo da potervi immergere nella profondità delle parole e nella bellezza della melodia, resa ancora più intensa dalla voce limpida di Giuni Russo. Un testo e una musica che più volte mi sono stati di aiuto nei momenti più difficili della vita, oltre che nel faticoso lavoro della relazione di cura. Vi lascio dunque in compagnia di questa delicata poesia in musica, per me soprattutto metafora di una speranza: che sia sempre possibile cambiare e fare emergere la parte migliore di noi stessi. “Foglie dorate gocciolano giù Apro le braccia al suo declinare stanco E lascia la tua luce in me Stelle cadenti incrociano i pensieri I desideri scivolano giù Mettimi come segno sul tuo cuore Ho bisogno di te Sai che la sofferenza d'amore non si cura Se non con la presenza della sua figura Baciami con la bocca dell'amore Raccoglimi dalla terra come un fiore Come un bambino stanco ora voglio riposare E lascio la mia vita a te Tu mi conosci, non puoi dubitare Fra mille affanni non sono andata via Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano E lascio la mia vita a te Sai che la sofferenza d'amore non si cura Se non con la presenza della sua figura Musica silenziosa è l'aurora Solitudine che ristora e che innamora Come un bambino stanco ora voglio riposare E lascio la mia vita a te Mi manca la presenza della sua figura.”
INCONTRO SULLA FRATERNITÀ
INCONTRO SULLA FRATERNITÀ Alla presenza di rappresentanti di diverse tradizioni spirituali al Santuario di Graglia Il 5 ottobre 2025 pomeriggio Parteciperà all’incontro la