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Il canto della cura

Nel cuore della cura
Come lo sciamano prende nel proprio corpo 
la malattia 
e lo spirito che l’accompagna
così mi appresto 
a fare cavo il petto 
e dentro al cuore tana 
dimora 
giardino 
per ospitare il tuo sguardo

Ecco così 
perdermi io voglio 
nel bosco dei ricordi 
in fondo ai tuoi occhi pieni di paura

Questo è il canto della cura 
metto le dita curve sui tasti 
bianchi e neri 
fianco a fianco 
nostalgia e meraviglia 
senza contare il resto 
indietro e avanti 
voglio un inizio dolce 
leggero ma deciso 
che tolga peso al discorso 
non ci sia vanto alcuno 
ne’ spazio di rimpianto 
solo un sorriso dolce
accendere una luce 
sull’ombra del tuo viso 

Suonare la nota 
del dolore muto 
suonarla tante volte
suonarla all’infinito
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