Donazioni

Solo il Bene è radicale…

Il più elevato tipo di dãna(dono) si ha allorché una persona degna dà qualcosa a un’altra persona degna.
È importante coltivare il dare alle persone sagge, perché SOSTIENE chi a sua volta può SOSTENERE molti altri.

Il vero Dono è dare ciò che è più prezioso per noi stessi:

la propria vita, il proprio sé… come fanno i Monaci e le Monache

La generosità è parte essenziale della pratica. È il primo dei sei atteggiamenti di vasta portata (paramita) del Bodhisattva. Il vero spirito del dare non è diretto verso gli altri, ma anche verso se stessi.

L'arte che cura

“La vera generosità è semplice,
discreta, umile e silenziosa.
Non consiste mai nel donare
ed ancor meno nel donare per mettersi in mostra.
Consiste nel donare col cuore
ciò che possiamo alle persone giuste,
nel momento giusto.
Senza aspettarsi nulla,
se non la gioia di aver donato.”

(Agostino Degas)

 

Esiste una forma di dare che non cerca alcuno scambio, non chiede alcun riconoscimento e non costruisce alcuna storia attorno a sé. Appare silenziosamente, come un dolce movimento del cuore, libero da qualsiasi aspettativa. Nella tradizione, questo è chiamato dāna: un dare che non aggiunge nulla e non pretende nulla, ma semplicemente scaturisce dall’intuizione.


Quando dāna sorge dentro di noi, si verifica un sottile cambiamento. La mente si allontana dal centro che ruota costantemente attorno all'”io”, al “me” e al “mio”, e si apre a qualcosa che sembra più ampio, più leggero, meno limitato. Non perché desideriamo migliorarci, ma perché l’impulso naturale a condividere emerge quando la morsa dell’attaccamento si allenta. Dāna non è un traguardo; è il ritorno della mente alla propria semplicità.

È straordinario come l’atto stesso del dare ci liberi. Non il dono, grande o piccolo che sia, ma il lasciar andare che si dispiega al suo interno. Per un attimo ogni forma di aggrapparsi viene interrotta: aggrapparsi alle risorse, all’identità, alla certezza. Dāna tocca una profonda verità del cammino: tutto ciò che si conserva tende a indurirsi, e tutto ciò che si condivide si dissolve in uno spazio delicato.

Quando il dare diventa libero da qualsiasi intenzione, porta con sé la fragranza del silenzio. E a volte sembra che il Non-nato (ajāta; id.) stesso entri nella nostra presenza – senza proprietà, senza confini, senza aspettative. In quel tipo di dare risiede una gioia silenziosa che non ha bisogno di essere cercata. Non è il risultato del dare, ma la traccia di una mente che, per un momento, non appartiene a nessuno.

Dāna non deve essere necessariamente grande. A volte è un sorriso. A volte un orecchio attento. A volte la condivisione di tempo, attenzione o comprensione. Qualunque cosa alleggerisca l’altro, alleggerisce anche noi, perché il peso dell'”io” momentaneamente svanisce. Nel dare, la distanza diminuisce e diventa chiaro che non c’è mai stata una vera separazione.

In definitiva, dāna è una forma di servizio che parla dalla sua stessa purezza: un servizio che non gioca alcun ruolo, non cerca una posizione, non ha un nome. È il movimento naturale di una mente che ha dimenticato se stessa.

E così dāna cessa di essere un’azione e diventa un atteggiamento. Una silenziosa disponibilità. Una mano aperta che non desidera afferrare nulla e che quindi può dare tutto. Quando dāna è visto in questo modo, non è più una virtù da coltivare, ma un gentile promemoria di ciò che siamo essenzialmente.
 
 

In che modo donare?

Se sei una persona di TALENTO hai qualcosa da offrire… Tutti noi abbiamo un DONO da scoprire in questa vita….

Dopo averlo scoperto diveniamo responsabili di questo dono e siamo chiamati a METTERLO A SERVIZIO  del mondo per creare movimento, cambiamento, rinnovo di energia vitale.

Possiamo donare la nostra essenza, il nostro talento come strumento di un’orchestra e le inclinazioni personali, al servizio del gruppo, diventano così lo strumento specifico che suono solo io creando integrazione e armonia e superando qualsiasi forma competitiva.

Il dono può includere la gentilezza, la protezione di coloro che sono in pericolo o in crisi, così come il dono del Dharma o della guida saggia.  Viene detto che la generosità è migliore quando colui che dona è felice prima, durante e dopo il dono

L’intento è non suonare per me, ma per servire.

Così quando un Sangha si manifesta è come musica…molto bella.

Il “Sangha” opera come un organismo, produce stabilità, solidità, serenità, comprensione profonda e azioni che a livello individuale non possono essere raggiunte.” Dice Thich Nhat Hanh

 

Puoi contribuire offrendo il tuo talento attraverso:

Il volontariato (clicca qui per approfondire)

 

In:

Le pratiche dell’attivismo contemplativo ad entrata libera e ad offerta libera rivolte a soci e non soci:

E’ messa a servizio del proprio talento. Promuove il dono di sé, e la generosità.

Tutte le pratiche offerte dai volontari e dai Maestri sono a disposizione di tutti sul nostro sito web e nel nostro sangha online “MEDITAtona” a cui è possibile iscriversi liberamente.

 

DONAZIONE LIBERALE

Il principio su cui si basa il nostro progetto è quello del DÃNA , ovvero della generosità in base al quale riconoscendo di aver ricevuto un insegnamento prezioso offro, secondo le mie possibilità,  alla persona che mi ha fatto dono. E’ un segno di gratitudine e non un atto dovuto perché chi dona lo fa senza aspettarsi nulla in cambio.
Il motivo per il quale la maggior parte delle nostre proposte è ad OFFERTA LIBERA è anche un altro: accogliere tutti e che tutti ne possano beneficiare indipendentemente dalla propria situazione economica.

Poiché la nostra associazione non ha fini di lucro il denaro ricevuto viene “restituito” alla comunità dei praticanti ampliando l’offerta di proposte e di insegnanti e Maestri

Le donazioni  liberali che vengono fatte per le attività dell’ Attivismo Contemplativo proposte dai nostri volontari vanno a coprire 

  • i costi vivi dell’associazione, 
  • vanno ai monasteri dei monaci e delle monache che sostengono il nostro progetto 
  • a creare borse di studio per la Braveheartfulness School, formazione continua per piccoli bodhisattwa che crescono e che si impegnano nella messa a servizio
  • per coloro che desiderano partecipare ai ritiri in presenza e sono in difficoltà
 
Le donazioni liberali che vengono fatte per gli insegnamenti presenti nell’Attivismo contemplativo dei nostri Maestri andranno a beneficio dei seguenti progetti nel link sotto di  Heart❤️projects:
 
FONDO DI SOSTEGNO : 
 
Se desideri sostenere altri partecipanti che hanno difficoltà a permettersi la quota di iscrizione puoi fare una donazione menzionando “fondo di sostegno ritiri ” e nome e cognome

Tutto il lavoro (organizzazione, segreteria, accoglienza, supporto all’insegnante etc viene svolto solo su base volontaria.

Associazione Progetto PienEssere APS
IBAN IT98P0623010996000046591010
(per i conti esteri BIC CRPPIT2P323)

Causale: nome, cognome, fondo sostegno ritiri e/o nome cognome donazione liberale


Causale: Nome e Cognome – donazione liberale e/o sostegno ritiri

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