“Ho un corpo ma non sono questo corpo.
Ho delle emozioni, ma non sono queste emozioni.
Ho una mente (un intelletto)
ma non sono questa mente.
Io sono un centro di pura coscienza,
un centro di volontà, capace di padroneggiare,
dirigere e utilizzare tutti i miei processi mentali,
psichici e il mio corpo fisico”
Caro lettore, lettrice, bentornato/a in questa nuova pagina di “a modo mio”.
Dietro la credenza di essere interi, uomini tutti d’un pezzo, sempre perfettamente coerenti, giace la verità nascosta di essere non “uno”, ma “molti”. Di essere folla di attori, a volte in contrasto tra loro, pronti a far sentire la propria voce e la propria ragione nel palcoscenico della mente umana. Di recitare molteplici ruoli, che hanno spesso un’utilità sociale (mamma, padre, figlio, lavoratore, capo, etc) ma che a volte finiscono per assorbirci. Di assumere comportamenti e atteggiamenti (perfezionista, giudice, crocerossino, vittima e così via) provenienti dal nostro inconscio e in genere legati a bisogni non soddisfatti, che a volte ci intrappolano e ci spingono erroneamente a cercare soddisfazione all’esterno anziché nella nostra interiorità. In breve, siamo una moltitudine di “subpersonalità”, di cui spesso non siamo consapevoli, ma che a volte monopolizzano il nostro “Io” e condizionano le nostre reazioni alle circostanze della vita. Siamo animo molteplice.
Ma allora, quale parte di noi si esprime in una data circostanza ? Chi prende le decisioni ? Oltre la moltitudine di maschere esiste qualcosa di unitario ? Chi dirige la nostra vita ? Chi siamo veramente ?
Siamo dominati e condizionati da tutto ciò con cui ci identifichiamo: un difetto, una debolezza, una paura, un ruolo, un atteggiamento … una subpersonalità. Per questo è utile imparare a disidentificarci dalla folla di atteggiamenti e ruoli e renderci conto che siamo anche e soprattutto altro: siamo un centro di Coscienza, il Testimone, l’Osservatore imparziale in grado di osservare senza farsi travolgere, lasciando scorrere tutto. Siamo volontà, capacità di scegliere e arbitrare i processi psichici. E siamo amore, capacità di aprire il cuore, amare e stare in armonia con se stessi e con gli altri. E’ questo lo scopo di questo libro di Vincent Claessens, che attraverso la teoria delle subpersonalità della psicosintensi di Roberto Assagioli ci aiuta a diventare più consapevoli, coscienti, creativi e arbitri di se stessi e con una personalità più integrata ed armonica a livello individuale, per poi arrivare a incarnare le buone qualità del cuore della nostra parte più spirituale.
Buona lettura e buone ispirazioni.
[Maurizio Brigandì, volontario progetto PienEssere APS]
