“La tenerezza è un modo di guardare,
una visione giusta, imparziale:
mi tocchi il cuore,
mi apri,
ti ospito”

 

Caro lettore, lettrice, bentornato/a in questa nuova pagina di “a modo mio”.

Oggi ti propongo la lettura di questo piccolo ma profondo libro nato dall’incontro con la poetessa e scrittrice Chandra Livia Candiani presso la Confraternita di Romena. L’opera fa parte della collana “Via della Resurrezione”, un suggestivo sentiero in otto tappe che ci invita a soffermarci  su parole che ci aiutano a rinascere: umiltà, fiducia, libertà, leggerezza, perdono, fedeltà, tenerezza, amore.

C’è tanto bisogno di tenerezza … quel sentire – spiega Chandra – senza l’ascia del giudizio, alla pari, senza voler cambiare o salvare nessuno … quell’ospitare l’altro con cuore aperto, quella sensazione che proviamo per l’innocenza, innocuità e fragilità di un bambino, un anziano o un animale. La tenerezza, sorella “minore” della compassione, quando è rivestita in versi può diventare affetto e camomilla, testimonianza che attraversare la sofferenza è un viaggio possibile, “bellezza che non ha paura di guardare a fondo nei danni umani”, canto del male senza fare male. La tenerezza non è debolezza, ma forza, che può essere coltivata: “ci si arriva, è un percorso“, verso se stessi, verso gli altri, verso la vita … verso l’accoglienza dell’intrinseca fragilità di tutto ciò che esiste.

La poetessa condivide il proprio sentire, il pensiero, le esperienze di vita e le potenzialità espressive della poesia. Ci emoziona con parole tinte di sfumature poetiche anche quando non sono in versi, parole che toccano e accarezzano i nostri cuori, che sentiamo nostre, universali e profonde … umane.

Buona immersione nell’oceano della tenerezza.

[Maurizio Brigandì, volontario progetto PienEssere APS]