Assisi, Ottobre 2023
Se non avete mai pensato di danzare verso il divino, è arrivata l’ora. Mettete un attimo da parte i cuscini di meditazione. Si balla.
Paramjyoti Carola Stieber ha fondato, nel 2002, Devadasi School, un’accademia di danza sacra che ripropone l’arte delle danzatrici indiane in chiave contemporanea.
Letteralmente, devadasi sta per ‘servitrice di Dio’.
“La cosa più interessante per me – nonché la più spirituale – è assistere all’insistenza con cui la vita, danzando, vibrando, chiama sé stessa. Ovunque la manifestazione ha luogo c’è uno ‘spazio prima’ della manifestazione, non-manifesto. A me interessa quello, dimorare in quello spazio che permette ogni tipo di incontro, di danza. Allora diventa più chiaro il gioco della manifestazione, le sue infinite facce, luci ed ombre, e la presenza del non-manifesto.”
Esiste un modo di muoversi che porta a ciò che non è mai mosso. Esiste una danza che porta alla perfetta immobilità.
“È un continuo muoversi nell’ignoto. Questo è uno degli aspetti più arricchenti perché il noto ha i suoi limiti, un inizio e una fine. Osare un passo verso l’ignoto è estremamente spaventoso, quindi facendolo tutto torna in vita. L’adrenalina prende a scorrere e la ricerca interiore di ciò che è davvero importante torna a pulsare.”
Danzare per il cuore, al ritmo della vita. Ma non solo: portare in scena, alla luce del movimento, spine, drammi, torti, e le più profonde paure senza forma. Dare modo ai demoni di spiegarsi. Danzare con loro, senza paura di essere inghiottiti. Nella danza sacra tutto diventa possibile. È il palco alchemico in cui le trasformazioni si compiono e consumano per dare al nocciolo la possibilità di emergere. La danza sacra divora l’inutile e dà un corpo all’essenziale.