Uno scintillio di colori e suoni ai diffonde nei cieli più limpidi e in quelli più scuri delle nostre esistenze. Una forza vitale spinge dal basso, come linfa che sale e risveglia i sensi, con un desiderio di rinascita interiore. La Primavera annuncia il risveglio della terra che ha patito il gelo dell’inverno e ora non aspetta altro che fondersi con la gioia multiforme dei fiori, delle luci , delle voci che fanno insieme un allegro musicale, un invito a danzare, a raccogliere il grano, a impastarlo con le mani e le uova, a cullare i ricordi nelle notti di luna. Tutto questo è il Divenire di Ludovico Einaudi, che presento qui in un video molto suggestivo, tratto da un suo brano intitolato proprio “Primavera”. Benvenuta tra noi, tra le nostre anime, la primavera giace nel cuore dell’inverno.
Bella leggiadra e gaia
ghirlande di fiori colorati
girano intorno al collo
fili di seta ricamano le gote
e perle di lacrime
asciugate al sole
amoreggiano con le palpebre
sì lente a schiudersi
al sorriso
Sei tu la prima parola vera
sulla bocca di tutto ciò che sta
per nascere?
Sei tu la bellezza e lo stupore
di ogni cominciare?
Qual è il tuo verbo
forse camminare
o correre e danzare?
Non risparmiarmi
nessuna goccia di malinconia
se a stemperare quel doloroso aprile
saranno chicchi di grano tenero
e pomeriggi pigri
rimani allegra tu
mia primavera
dammi la giusta pace
portami il fiato dolce
della tua parola
ai piedi della croce
