Infaticabile diffusore del buddhismo in Occidente, tiene corsi e seminari in Italia e all’estero. È fondatore e guida spirituale del Centro studi tibetani Mandala di Milano, che non solo fa parte dell’Unione buddhista italiana e dell’Unione buddhista europea, ma ha centri associati in Italia ed Europa ed opera in stretto collegamento con i monasteri di Lamayuru e Atitse in Ladakh.
Segue gli insegnamenti di S.S. il Dalai Lama, ed è stato discepolo di alcuni fra i maggiori Maestri tibetani fuggiti dal Tibet dopo l’invasione cinese.
Il venerabile Lama Paljin Tulku Rinpoce (Arnaldo Graglia, nato ad Addis Abeba da genitori piemontesi nel 1941) è un Monaco buddhista italiano completamente ordinato. Di tradizione tibetana (Mahayana Vajrayana), pratica il buddhismo da oltre quarant’anni. E’ Ministro di culto.
In Ladakh, regione del nord dell’India, situata ai piedi dell’Himalaya e culturalmente assai legata al Tibet, è stato infatti riconosciuto nel 1995 come la reincarnazione di Je Paljin: un insigne Lama lì vissuto intorno al 1600, noto per aver contribuito a diffondere il buddhismo in questo Paese e per le straordinarie doti di yogin, che gli valsero l’appellativo di Drubwang, ‘grande siddha/realizzato’.
Il ven. Paljin Tulku Rinpoce siede oggi fra i Maestri reggenti il Monastero di Lamayuru, e detiene il trono del Monastero di Atitse, divenuto sotto la sua guida un centro internazionale di meditazione.
Il ven. Paljin Tulku Rinpoce ha fondato nel 1991, e da allora dirige, il Monastero Mandala Samten Ling di Graglia Santuario, sede italiana della tradizione Drikung Kagyu: questo Monastero è un luogo di studio e ritiri, ubicato nella splendida cornice naturale delle Alpi biellesi. Rappresenta uno dei principali punti di riferimento per i praticanti di Dharma del nord Italia ed è frequentato da numerosi meditatori stranieri.
Oltre a promuovere diverse iniziative umanitarie, in Ladakh, India, Nepal, Etiopia e Perù, il ven. Lama Paljin Tulku Rinpoce è tra i fondatori del Forum delle religioni di Milano ed è da anni attivo e convinto fautore del dialogo interreligioso, sul piano sia nazionale sia internazionale.