
l’omicidio del soldato britannico Lee Rigby è avvenuto il 22 maggio 2013 a Woolwich, Londra. Due uomini, Michael Adebolajo e Michael Adebowale, di origine nigeriana ma convertiti all’Islam, lo hanno aggredito e ucciso a coltellate e con un’arma da fuoco, per poi dichiarare di aver agito in nome dell’Islam. In seguito, due donne, Ingrid Loyau-Kennett e Amanda Donnelly, si sono avvicinate ai due aggressori, cercando di parlare con loro e di calmare la situazione, dimostrando un comportamento empatico in un momento di grande tensione e violenza.
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Il fatto:Lee Rigby, un soldato 25enne, fu attaccato e ucciso mentre tornava alla sua caserma. Gli aggressori, dopo averlo investito con un’auto, lo hanno colpito ripetutamente con armi da taglio e da fuoco, dichiarando di aver agito per vendicare i musulmani uccisi nei paesi in guerra.
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L’intervento di Ingrid Loyau-Kennett:Una donna di nome Ingrid Loyau-Kennett, che passava di lì in autobus, scese per affrontare i due uomini, cercando di parlare con loro e di convincerli a deporre le armi. Si avvicinò al corpo di Lee Rigby per proteggerlo da ulteriori attacchi e cercò di calmare i due aggressori e si mise a pregare per la vittima.
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L’intervento di Amanda Donnelly:Un’altra donna, Amanda Donnelly, si avvicinò alla scena e cercò di calmare i due aggressori, parlando con loro e cercando di capire le loro motivazioni.
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Il contesto:L’omicidio di Lee Rigby scosse profondamente il Regno Unito e suscitò un’ondata di indignazione e paura. L’episodio fu rapidamente strumentalizzato da gruppi estremisti, ma le azioni delle due donne dimostrarono un forte senso di umanità e coraggio in un momento di grande tensione.
Questo episodio mise in luce sia la brutalità del terrorismo che la capacità di reazione empatica di persone comuni di fronte alla violenza.