
Sono le lacrime più antiche del piangere,
quelle che si fermano prima di fiorire sul viso,
quando il dolore non chiama, ma aspetta.
Mani che piegano il cielo come a domare il pianto,
che sanno ricogliere il silenzio quando diventa pietà.
La vera poesia non si legge,
si adagia sul cuore,
dove i sogni hanno già avuto paura.
E se la poesia non si dice,
allora si posa,
si depone come un’ombra su un fianco del mondo,
e resta addosso come pelle che consola,
fino a divenire carezza.
Sono i sussurri dei semi non piantati,
i passi che hanno amato senza meta,
la voce che non si arresta sulle labbra,
ma si rifugia nel coraggio di uno sguardo,
come se vivere fosse un’attesa.
Non è per tutti questa bellezza,
né per chi la cerca,
ma per chi la riconosce quando quando trema.
E’ lì che la poesia si rivela,
nella piega dove Dio si nasconde.
[Carlo Pellerzi]