Esserci,
in questo tempo, esserci
per gentilezza,
per passione
per fedeltà
alle cose e alle persone
che si amano.
Esserci, semplicemente,
partendo dai margini delle proprie vite,
non sempre perfette,
dalle piccole piante che hai in casa,
dalle ore liberate,
dai propri amori lontani.
Esserci, regalando,
sapendo che ogni piccolo atto o saluto
è la briciola
che rende la tavola ricca.
Esserci, regalare tempo,
senza sentirsi in debito,
neppure con se stessi,
Esserci, curare
il profumo e il sapore del dono.
Lasciare tracce minime,
molto amate, dentro,
del passaggio di questi giorni,
come graffi d’anima.
Ricordare
la suola delle scarpe
quando camminava
e la benedizione
che ti è venuta incontro
in tutte le strade del mondo.
Intonare
una nota gentile,
dissonante
rispetto alle sinfonie
dell’orrore
Gianluigi Gherzi