Dentro di me c’è una melodia
che a volte vorrebbe tanto essere
tradotta
in parole sue.
Ma per la mia repressione,
mancanza di fiducia,
pigrizia e non so che altro,
rimane soffocata e nascosta.
A volte mi svuota completamente.
E poi mi colma di nuovo
di una musica dolce e malinconica.
A volte vorrei rifugiarmi
con tutto quel che ho dentro
in un paio di parole.
Ma non esistono ancora parole
che mi vogliano ospitare.
È proprio così.
Io sto cercando un tetto che mi
ripari
ma dovrò costruirmi una casa,
pietra su pietra.
E così ognuno cerca una casa,
un rifugio per sé.
E io mi cerco sempre un paio di parole.
A volte mi sembra
che ogni parola che viene detta,
e ogni gesto che viene fatto,
accrescano il grande equivoco.
Allora vorrei sprofondarmi in un gran silenzio
e vorrei anche imporre questo silenzio agli altri.
Sì, a volte qualunque parola accresce
i malintesi su questa terra troppo loquace.

(Etty Hillesum, Diario 1941-1943)