Ho scritto recentemente il mio secondo libro dopo “Un lungo viaggio. Il ritorno alla sorgente”- pubblicato anche in inglese e francese- in cui ho ripercorso il mio cammino soprattutto lungo i sentieri della psicoanalisi, del buddhismo e dello sciamanismo. Esso si concludeva con un’esperienza di contemplazione sul monte Lema, una montagna vicino a Lugano dove vivo.
Ne “La via del cuore” vi ritorno più volte per ritrovare la consapevolezza di fronte ai problemi che la vita mi pone. Non si tratta dunque di un libro teoretico, ma di un diario intimo in cui ho cercato di dare un senso al vissuto, accettando i limiti della ragione, delle ipotesi filosofiche e scientifiche, affrontando ricordi, emozioni, esperienze anche di viaggio in paesi lontani. Un percorso che mi ha aiutato molto nel trovare le mie risposte. Spero che aiuti il lettore a trovare le sue.
“La via del cuore” e “Un lungo viaggio”- ambedue con la prefazione di Ervin Laszlo- sono acquistabili in formato cartaceo o come Ebook su Amazon e le altre piattaforme e in libreria.
Matthieu Ricard e James Low hanno scritto una lode per i due libri.
Ne “la via del cuore. Un diario spirituale” ho scritto:
“Il segreto della vita? La consapevolezza nel qui e ora. C’è un filo rosso che collega i principali sentieri sui quali mi sono incamminato nella mia vita, la psicanalisi, il buddhismo e lo sciamanismo.
Questo filo rosso è la scoperta della saggezza di tutte le grandi tradizioni spirituali, appunto la consapevolezza del qui e ora e quindi non vivere nel futuro, non vivere nel passato, ma lo stare completamente nel presente.
Nel vivere nel qui e ora si trova pace e armonia. Ci si sente bene e soprattutto ci si apre a una dimensione misteriosa, quella dell’intuizione. Sono diverse le intuizioni che emergono quando si è in armonia, e tutte aiutano ad affrontare i problemi della vita in modo diverso. Si è come in uno stato di grazia. I problemi acquisiscono un altro significato, non schiacciano più e si riesce a guardarli con un certo distacco, abbracciandoli senza respingerli. E ancora, sentiamo che seguendo le nostre intuizioni viviamo nell’armonia, accettando la vita in perenne mutamento senza trattenerla, danzando con essa con gioia, misura e bellezza.”
Ha scritto il poeta Hafiz:
“A volte dimentico che sono stato creato per la gioia. La mia mente è troppo occupata. Il mio cuore è troppo pesante per ricordare che sono stato chiamato a danzare la danza sacra della mia vita.
Sono stato creato per sorridere, per amare, per essere sollevato e per sollevare gli altri. O Sacro districa i miei piedi da tutto ciò che mi intrappola. Libera la mia anima. Che noi si possa danzare e che la nostra danza sia contagiosa!”
