“L’esperienza del bello ha il potere straordinario di renderci felici, stimolare l’intelligenza,
cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi e del mondo.
E’ alla portata di tutti, perché possiamo trovare la bellezza ovunque:
in un film, in una musica, in un paesaggio, in un volto, in un pensiero.
Anche nel mondo interiore. Ma questa preziosa risorsa è spesso dimenticata.
Trascurare la bellezza può causare vari disagi […]
E’ ciò che accade quando per fretta o distrazione ignoriamo un nostro bisogno vitale […]
Ridare alla bellezza il posto che merita nella nostra vita
può essere un progetto di facile attuazione, e di immenso valore”
Caro lettore, lettrice, bentornato/a in questa nuova pagina di “a modo mio”.
C’è sempre più bisogno di bellezza. Non quella “luccicante”, materiale ed esteriore, immediata e mercificata del consumismo, incentrata su bellezza fisica di corpo ed oggetti. Ma bellezza vera, vera esperienza estetica, lenta, davanti alle meraviglie di un quadro, una musica, una poesia, un libro, uno spettacolo, una piazza, un panorama … Bellezza presente ovunque, anche nella nostra più semplice quotidianità: il canto degli uccelli, la tenerezza di un bambino, le fusa di un gatto, le sfumature di colore di un tramonto, un piatto cucinato con passione, un viso espressivo e autentico … La bellezza arriva, all’improvviso, fugacemente, davanti ai nostri occhi, aspettando solo di essere notata e gustata, senza ansia da controllo, senza desiderio di possesso, senza mania di perfezionismo, oltre ogni concetto, stereotipo e pregiudizio, disarmati e aperti al mistero che ci emoziona, ci ispira, ci rigenera, ci nutre, nel profondo di noi stessi, fino alla nostra anima … e continua, anche dopo, a vivere dentro noi, entrando a far parte di “chi siamo”.
C’è sempre più bisogno di bellezza. Manca, nelle nostre vite frenetiche, indaffarate, impegnate, distratte dalle attività e dai problemi, assorbite e raffreddate dal consumismo e dall’eccesso di tecnologia, di contatti virtuali. Senza, ci sentiamo spenti, con poca energia, avvolti da un grigiore, privi di colori. Ma la cosa peggiore è che ci abituiamo, a non accorgerci più del bello, a non cercarlo, a non trovare il tempo. Così, ci priviamo di un importante bisogno vitale, che ha antiche origini evolutive e importanti risvolti salutari, personali e sociali. Un “farmaco” che aiuta a ritrovare noi stessi, la nostra più autentica natura umana, donandoci vitalità ed emozioni, sollievo e un rinnovato piacere di essere nel mondo, nonostante tutto … fino a nutrire il nostro bisogno di trascendenza, di sacro, di divino.
Piero Ferrucci, psicologo e psicoterapeuta, ci guida in uno studio appassionato, coinvolgente e ricco sul potere della bellezza, allo scopo di capirne le origini, l’importanza, l’utilità e la varietà delle sue forme e dei suoi benefici. Scopriamo, così, che dietro ogni caratteristica e paradosso del bello si nasconde un insegnamento prezioso, che erge la bellezza a maestra di vita, occasione di crescita, cammino di liberazione. Da qui la necessità di riconoscere e legittimare l’intelligenza estetica: la capacità di cogliere il bello e di coltivarlo. Un muscolo che si può allenare, sviluppare ed esercitare, non solo “passivamente”, ma anche “attivamente”, attraverso il miracolo della creazione, che ci trasforma in scrittori, pittori, scultori, musicisti, ricamatori, e tanto altro … in creatori di bellezza, per puro bisogno e piacere di creare, esprimersi, ritrovare noi stessi, nutrirci di ciò che ci fa stare bene e, chissà, condividere.
Quali sono le caratteristiche della bellezza ? Cosa si intende per esperienza estetica e per contemplazione ? Qual è il suo rapporto con il buono ? E con l’inconscio ? Quali sono i suoi benefici ? Come possiamo tornare a nutrirci del bello ? Esistono canoni universali di bellezza ? Tante sono le domande che sorgono, e che rendono preziosa la lettura di questo profondo libro, che termina con una piacevole sorpresa: una traccia di Via della Bellezza.
Buona lettura e buona riscoperta del bello nelle arti, intorno a noi e dentro di noi: la nostra bellezza interiore e le nostre potenzialità creative. Affinché la bellezza diventi non solo una qualità di qualcosa o qualcuno, ma il nostro modo di essere. E di amare.
[Maurizio Brigandì, volontario progetto PienEssere APS]